SCIENZA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE | AILA NEWS - Fondazione Aila Onlus

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SCIENZA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Algoritmi sostituiranno il medico?
di Francesco Bove
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Si parla molto in quest’ultimo periodo di intelligenza artificiale, AI, a seguito del blocco di 6 mesi delle attività inerenti la ricerca e lo sviluppo del settore, richiesto da numerose aziende americane, allarmate dai risvolti negativi che può generare.
Dopo questa drastica decisione, a cascata, numerose iniziative, di fatto, hanno limitato l’attività di AI.
Nel nostro paese il garante della privacy, infatti,  ha subito oscurato ChatGPT, che sfruttando l’intelligenza artificiale, dava risposte a domande di ogni genere, con il linguaggio naturale tipico dell’uomo.
La grande preoccupazione che ha iniziato a generare nella società è che AI possa di fatto sostituirsi all’uomo, mettendo a rischio molte attività da quest’ultimo svolte, con la stessa competenza e accuratezza.
La domanda che viene spontanea è: quale ruolo potrà avere nella medicina?
Gli editori del New England Journal of Medicine, guardando al prossimo futuro, hanno annunciato per il 2024 un nuovo giornale dedicato per l’appunto ad AI, per discussioni informate sul suo potenziale e sui suoi limiti.
AI potrà leggere ed interpretare un elettrocardiogramma, certificare una radiografia, tracciare un percorso di cura medica, programmare le fasi di un intervento chirurgico facendo intravedere i rischi e le probabilità di riuscita o fallimento?
Abbiamo provato a porre delle domande a ChatGPT, il risultato è stato molto deludente e lontano dalla realtà. Le intenzioni di rispondere e tracciare un algoritmo per la soluzione richiesta è totalmente negativo. Tuttavia sono iniziate a circolare applicazioni, guidate dall’intelligenza artificiale, per interpretare immagini, per la copertura assicurativa sanitaria, per l’analisi e l’interpretazione di grandi data base di ricerca, mettendo in luce però “fragilità” per l’influenza dei giudizi.
Anche se non possiamo immaginare la potenzialità di un fenomeno che sta esplodendo e creando preoccupazioni nel mondo del lavoro e dell’impresa, crediamo fermamente che la scienza e la medicina per ora sono salve. E’ vero che il linguaggio si avvicina a quello umano, ma la complessità del processo clinico e chirurgico non potranno essere facilmente intaccate da AI e comunque i sistemi di AI richiederanno un’etica ed un rigore utilizzato nella ricerca medica.
Uomini e donne che rappresentano la scienza medica non potranno essere facilmente sostituiti, semmai coadiuvati, facilitati nella elaborazione dei dati, rimanendo fondamentali nella interpretazione e gestione del malato, poiché la medicina, oltre ad essere una scienza, rimane un’arte che, tramandandosi nei secoli, è sempre proiettata al progresso per una migliore qualità e sopravvivenza dell’essere umano.
Il benessere e la longevità, per ora, non potranno essere guidati dall’intelligenza artificiale!

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leggi anche l'articolo  OSTEOPOROSI: IL " TARLO SILENZIOSO"


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